La Giara di Gesturi si trova all’interno dell’isola. E’ molto vicina a Barumini e, se si va a visitare il nuraghe, vale assolutamente la pena spostarsi di alcuni chilometri per raggiungere questo posto davvero interessante.

La Giara è un altipiano di origine vulcanica . Quella di Gesturi (il paese che ospita l’altipiano), è la più grande dell’isola: si estende per più di 80 km quadrati, ed è caratterizzata dal terreno fatto di ghiaia (da qui l’ipotesi sull’origine del nome), disseminato di querce e di vegetazione mediterranea. Intorno alla vegetazione ci sono tantissime pozzanghere, causate dalla così detta depressione paludosa, che durante l’inverno si riempiono di acqua e durante la primavera si ricoprono di una fioritura molto vivace e colorata.
Dalle pozzanghere si abbeverano quelli che possiamo definire gli ultimi cavalli selvatici in Europa: I cavallini della Giara.

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I cavalli sono lasciati pascolare allo stato brado e, secondo alcuni studi, non appartengono ad una specie autoctona ma sarebbero discendenti lontani di una razza di cavalli importati in Sardegna dal popolo fenicio.
Questa ipotesi però, non ha ancora un riscontro scientifico e l’origine di questi animali e del modo in cui siano arrivati in Sardegna, continuano ad essere un mistero.

Fino alla fine dell’età medievale c’erano mandrie di cavalli sparsi in libertà per tutta l’isola: a Sant’Antioco per esempio, rimasero fino alla fine del 1800.
I cavallini della Giara sono gli ultimi esemplari rimasti nell’isola e, attualmente, rappresentano uno dei simboli più importanti della Sardegna. Si caratterizzano per la loro stazza piccola. I maschi adulti, ad occhio e croce, misurano tra i 125/135 cm , le femmine invece rimangono leggermente più piccole.
Il manto è di un colore marrone scuro o nero; hanno una coda lunga e una criniera folta; gli occhi sono marroni scuro e la fronte è coperta da una lunga frangia.

Attualmente il numero presente nella Giara è di circa 550 esemplari (vivono in gruppo di otto/dieci ) anche se la quantità sta aumentando grazie alla politica di protezione implementata dalla regione sarda e soprattutto grazie agli sforzi della comunità locale.

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Alla giara si arriva percorrendo una strada che porta ad uno spiazzo dove si può tranquillamente parcheggiare la macchina. Da quel punto in poi si fa un tratto di strada a piedi e si cammina tra i vari sentieri segnalati da diversi alberi completamente piegati dal forte vento di maestrale che naturalmente quando soffia, non incontra nessun ostacolo naturale se non i poveri alberi.

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Commento della turista: se si visita la zona, soprattutto nel periodo estivo, bisogna tenere in conto che il sole è molto forte durante il giorno. È importante portarsi acqua dietro, anche in dosi abbondanti, perché il rischio è quello di perdere la cognizione del tempo osservando i bellissimi cavallini. Durante il cammino, si incontrano diverse mandrie; i cavallini tendono a farsi fotografare purché il nostro andamento sia lento e tranquillo. In ogni caso, si deve tenere sempre presente che si ha a che fare con animali selvatici e bisogna essere rispettosi e prudenti nei loro confronti, soprattutto quando ci sono i piccoli puledri.

Commento della Local: la Giara di Gesturi rappresenta per me il luogo della gita fuori porta della domenica. I cavallini sono un’attrattiva enorme e coinvolgono tutti, sia grandi che bambini. Quando ero piccola andavo spesso con i miei genitori e ricordo tutto ancora con piacere.

Come abbiamo detto, l’altipiano di Gesturi è per dimensione ed estensione, il più grande che c’è in Sardegna, però non è l’unico. La Giara di Serri per esempio, che confina con quella di Gesturi, è ugualmente molto bella e ospita un interessantissimo santuario nuragico. Il santuario nuragico di Santa Vittoria infatti, è anch’esso basaltico quindi di origine vulcanica e rappresenta uno dei più importanti complessi culturali della Sardegna nuragica. Al suo interno, infatti, sono rimaste moltissime testimonianze su come le popolazioni vivevano il culto religioso. Oltre ai resti dei due templi principali, si trova la capanna del Sacerdote ed il così detto “recinto delle feste”. Come anche ad Abini, nelle vicinanze del santuario, sono stati ritrovati insediamenti stabili, a riprova del fatto che i pellegrinaggi erano frequenti ed i fedeli si fermavano del tempo nei luoghi di culto che raggiungevano.
Per chi volesse raggiungere il sito archeologico, segnaliamo la guida turistica che organizza le visite guidate: Cooperativa Is Janas 0782 847269 orario: estivo h. 9,30-20,30 (dalle 13,00 alle 15,00 senza guida);
invernale: dalle h 9,00 alle h13,00 e dalle h 14,00 alle 18,00. costo biglietti: euro 4 (intero) e euro 2 (ridotto) . email:  isjanasorroli@libero.it

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Posizione Giara di Gesturi: https://www.google.it/maps/place/Parco della Giara

Posizione Santuario Santa Vittoria: https://www.google.it/maps/place/Santuario Nuragico di Santa Vittoria

 

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